FIRENZE
Cronaca

Il rebus degli autovelox. Monito di Guarnieri: "Lo stop crea il caos. Ora norma transitoria"

Il convegno organizzato dall’associazione in prima linea per la sicurezza. Il comandante Altamura (Asap): "I controlli non vengano eliminati. e non vengano visti negativamente: prendiamo esempio dagli altri Paesi".

In alto, al centro, Stefano Guarnieri con i relatori; qui sopra, la platea

In alto, al centro, Stefano Guarnieri con i relatori; qui sopra, la platea

di Gabriele Manfrin

"Servono certezze sia per i cittadini che per gli organi di polizia. C’è preoccupazione". Caos autovelox, i dubbi degli addetti ai lavori non rallentano. E Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e membro di Anci Viabilità, a margine di un convegno organizzato dall’associazione Lorenzo Guarnieri Onlus e da Asap su sicurezza stradale e nuovo codice, lo dice chiaramente. Dopo lo stop voluto dallo stesso ministero al decreto che omologa gli autovelox approvati dopo il 2017, ma che impone per tutti quelli più vecchi lo spegnimento fino a quando il processo di omologazione non sarà terminato, gli addetti ai lavori navigano a vista. Alcuni dispositivi installati post 2017, infatti, non risultano a norma a causa di un problema burocratico. Il dietrofront del Mit arriva dopo la levata di scudi dei Comuni e dopo la stima che, con l’entrata in vigore della ‘sanatoria’, la stragrande maggioranza dei velox italiani andrebbe messa in standby.

"Si parla del 90% degli apparecchi – continua Altamura –. Ora c’è bisogno di una norma transitoria che non vada a eliminare i controlli. C’è una certa preoccupazione. Siamo in attesa di capire quali saranno le novità rispetto al decreto". Del resto, il caos normativo ha già portato a una pioggia di ricorsi contro le multe da autovelox, strumenti spesso criticati e visti come una sorta di ‘bancomat per gli enti locali’. Ma per il comandante in forze a Verona c’è bisogno di un momento di pacificazione: "L’esempio lo danno le altre nazioni, come la Francia, la Spagna, la Germania, dove i controlli sulla velocità non sono visti come il male". Ma oltre alla cassa, c’è il lato sicurezza: autovelox spenti, per gli incivili, può voler dire zero limiti. E come ricorda Stefano Guarnieri, coordinatore del convegno e vicepresidente dell’associazione Lorenzo Guarnieri: "La velocità è la prima causa di incidenti mortali sulle strade. Sembra che le soluzioni migliori vengano limitate invece che incentivate". E quando guarda il decreto non ha dubbi: "Lo stop voluto dal ministero crea ancora più confusione. Si è persa un’occasione. Il tema richiede una grandissima discussione normativa. C’era la possibilità di correggere il testo inserendo nella legge o ‘Omologato’ o ‘Approvato’ come era nella prima bozza del nuovo codice della strada all’articolo 142. Evidentemente non l’hanno voluto risolvere". Ma il convegno è stato anche l’occasione per fare chiarezza sulle novità generali introdotte dalla riforma del codice della strada a tre mesi dall’entrata in vigore.

Tra queste, le sanzioni più severe per chi guida con il telefonino in mano, la stretta sull’alcol e anche il nuovo dispositivo dell’alcolock, aspetti quest’ultimi che Guarnieri approva: "È importante capire come interpretare le norme per tutelare la sicurezza degli utenti sulle strade, soprattutto quelli più fragili". Presenti anche il presidente di Asap, Giordano Biserni, il comandante della Municipale, Passaretti e il dirigente della polizia stradale della Toscana, Giorgio Bacilieri.